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Il Campinile restaurato dopo il Terremoto del 2000
Restauro del Campanile
A distanza di sei anni dall’evento del terremoto, l’8 ottobre 2006, Festa patronale di San Perpetuo è stato benedetto e inaugurato il campanile (nella stessa Festa tre anni prima era stata riaperta la chiesa). La croce (restaurata da Claudio Gilardenghi e con il concorso di una persona di buon cuore che ha fatto un’offerta per il materiale in memoria dei propri cari) era già stata benedetta dal Vescovo mons. Fernando Charrier (al quale, insieme a don Carlo Soldateschi, va il ringraziamento per i finanziamenti ottenuti dalla CEI) il 13 maggio 2006 e installata pochi giorni dopo. I lavori nell’ottobre 2005 iniziati con l’allestimento dell’imponente ponteggio che ha avvolto completamente il campanile si sono conclusi nell’estate 2006. È stata smontata la cuspide fino alla frattura più bassa causata dal terremoto. È stata poi ricostruita e rinforzata con rete metallica, sostituendo i mattoni rotti con dei nuovi realizzati su misura. Il tetto del campanile è stato pulito dalle deiezioni dei piccioni e impermeabilizzato con lastre in rame. Grazie al competente lavoro di tante persone: l’Arch. Alberto Giordano e il geom. Antonio Penna per la direzione lavori, gli artigiani edili Antonio, Giuseppe, Vittorio e Giovanni Rocca, Giuseppe Milazzo, l’elettricista Fabio Zanatta per il parafulmine, il fabbro Giovanni Mosca per le ringhiere. Per i finanziamenti dei lavori occorre ringraziare la Regione Piemonte, la Conferenza Episcopale Italiana (continuate quindi a firmare per l’8x1000 alla Chiesa Cattolica), al Comune di Solero, all’Ufficio Tecnico comunale, ai solerini che hanno fatto offerte. Per la Festa di San Bruno le campane sono tornate a suonare a distesa (Ditta Trebino) e l’orologio pubblico è tornato ad essere visibile dai quattro lati, con un’illuminazione suggestiva della cella campanaria. Agli inizi di dicembre 2006 Claudio Gilardenghi e Giovanni Amerio hanno provveduto ai fari per illuminare la croce del campanile, mentre Flavio Paluello ha realizzato il collegamento elettrico fino a terra. Che fare con i mattoni della cuspide avanzati? I volenterosi ragazzi del post Cresima hanno realizzato dei mattoni-ricordo, scrivendo sopra ciascuno la data del terremoto e quella dell’inaugurazione. Il ricavato è stato devoluto al restauro dell’organo.
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